Nessuno pettina bene come il vento di Peter Del Monte – Italia – 2014

6 Maggio 2017 | Di Ignazio Senatore

Ad Erica (Maria Sole Mansutti), giovane giornalista, separata e nevrotica, è affidato il compito di intervistare Arianna (Laura Morante), scrittrice che vive quasi isolata in una località balneare, separata da un marito importante e politicamente impegnato. Erica, si accompagna con Gea (Andreea Denisa Savin), la figlia di undici anni.

Terminata l’intervista Gea fa un po’ di capricci e si rifiuta di seguire la madre dalla nonna. Arianna sente di poter accogliere la piccola in casa per la notte, anche perché il papà di Gea le assicura che sarà da lei il giorno dopo.

Gea ed Arianna legano subito e la ragazzina, nel corso di una passeggiata s’imbatte in Yuri (Jacopo Olmo Antinori), un adolescente del posto, di cui platonicamente s’innamora.

Al momento di andare via Gea insiste nel restare ed Arianna non si oppone alla sua richiesta. Intanto fuori casa della scrittrice degli adolescenti, amici di Yuri, sono soliti riunirsi e fare baccano.

Arianna sente che il proprio spazio intimo e privato è minacciato dal loro clamore e protesta vivacemente contro di loro. Gea, al contrario, prova a comunicare con loro e li segue in qualche loro uscita.

Quando Gea andrà via, Arianna comprende che bisogna aprirsi al mondo e non rimanere rinchiusi, autisticamente, nelle proprie gabbie.

Con questo film Del Monte, ritornato dietro la macchina da presa dopo sette anni, non tradisce la propria poetica ed impagina un film sospeso e rarefatto, il cui titolo prende spunto da un verso di Alda Merini.

In questo film di formazione non sarà Gea a mutare nel corso della vicenda ma Arianna, un’intellettuale sola, frustrata ed insoddisfatta che, contrariamente alla sua ospite, non riesce ad entrare in contatto con quei ragazzini “fastidiosi” che incrinano la sua pace e la sua tranquillità.

Un film sulle incomprensioni che scattano tra due generazioni (quelle di Gea e di Arianna) che provano (invano?) ad incontrarsi ed a guardarsi negli occhi.

Nel cast un grande Paolo Graziosi nei panni di un intellettuale, tossicomane ed un po’ trasgressivo.

Per l’intervista completa a Peter Del Monte, l’antologia della critica e della critica online del film si rimanda al volume di Ignazio Senatore: “Peter Del Monte Un regista controvento” -Falsopiano Editore (2017)

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi