Non ci resta che il crimine di Massimiliano Bruno – Italia – 2019

7 Ottobre 2019 | Di Ignazio Senatore

L’idea di tornare dal futuro non è certo nuova al cinema e, pertanto, Massimiliano Bruno poteva lasciarci le penne. Vince, invece, la scommessa con questa commedia “romanaccia”, che fa il verso alle ormai seriali pellicole italiche che sembrano trovare linfa solo nel narrare il tempestoso e violento mondo della malavita. Tre inseparabili amici Sebastiano (Alessandro Gassman), Moreno (Marco Giallini) e Giuseppe (Gian Marco Tognazzi) varcano, per caso, la porta di un bar e si ritrovano indietro nel tempo scaraventati nel 1982, in pieno clima Mundial.  Finiranno per essere presi in ostaggio da Renatino (Edoardo Leo) e dagli altri componenti della banda della Magliana e dovranno affrontare contrarietà ed imprevisti.

I colpi di scena si susseguono a raffica, i riferimenti vintage (dalle pubblicità televisive alle partite di calcio della Nazionale) non mancano e, anche se il ritmo (dalla parte centrale in poi) cala di molto, le risate non mancano. Merito certamente dei tre mattatori e di Ilenia Pastorelli nella parte della sensuale pupa del boss.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema 219 – Settembre – Ottobre 2019

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