Operazione diabolica di John Frankenheimer – 1966

14 Luglio 2015 | Di Ignazio Senatore
Operazione diabolica di John Frankenheimer – 1966
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Arthur, un uomo di mezza età totalmente immerso nel lavoro, trascina stancamente il suo matrimonio. Charlie, suo amico per la pelle, gli riferisce di una misteriosa e segreta organizzazione che in cambio di tremila dollari promette ai suoi adepti una nuova identità. Dopo aver simulato la morte del soggetto, curato il funerale, redatto un testamento e assicurato una buona rendita agli eredi, la fantomatica organizzazione permette a coloro che aderiscono al programma di realizzare i sogni mai realizzati. Arthur firma il mefistofelico patto e, dopo essersi sottoposto a una plastica facciale, assume l’identità di Tony Wilson (Rock Hudson). Come era nei suoi desideri è adesso un pittore affermato e può sfoggiare diplomi, articoli su riviste specializzate e cataloghi di mostre prestigiose. Tony appare però spaesato e in questa nuova fittizia identità sembra aver perso se stesso. Nel corso di una festa alza un po’ il gomito e noncurante dei presenti, fa dei piccoli accenni al passato, a sua moglie e a sua figlia. I presenti lo fissano con uno sguardo severo di disapprovazione e uno di essi gli confessa che sono tutti membri della fantomatica organizzazione. Tony è assalito sempre più dalla nostalgia e, spacciandosi per un amico del marito, va a fare visita alla moglie. Ma Tony sta scherzando troppo con il fuoco e nel timore che possa svelare l’esistenza dell’organizzazione, è eliminato.

Con questa melanconica e dolente pellicola, Frankenheimer firma il suo capolavoro e ci regala uno dei film più poetici degli anni Sessanta. Indimenticabile la scena di Tony che va dalla moglie per chiederle vecchi acquerelli che aveva dipinto nella vita passata; non solo questa gli comunica che ha buttato via tutti i quadri del defunto marito, ma lo descrive come una persona silenziosa, assorbita nel lavoro, distante, scontento e melanconico. Tony accusa il colpo e solo allora comprende che la sua vita era stata un completo fallimento. Di grande effetto le allucinazioni che colpiscono Arthur che, dopo aver assunto una tisana, vede la stanza modificarsi e il pavimento, il soffitto e le pareti deformarsi e le immagine oniriche che compaiono nei titoli di testa Da un romanzo di David Ely.

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