A perfect day di Fernando León De Aranoa – Spagna – 2015

21 Ottobre 2016 | Di Ignazio Senatore

Si può sorridere (anche se amaramente) della guerra? Ci prova Fernando León De Aranoa (I lunedì al sole) che sottolinea (laddove ce ne fosse ancora bisogno) l’insensatezza, l’assurdità e la crudeltà della guerra. Il regista spagnola ambienta la vicenda nei Balcani, teatro della feroce guerra tra serbi, croati e bosniaci, nel 1995 e mostra quattro operatori umanitari che, per evitare che contamini l’acqua che serva alla popolazione locale, s’impegnano a rimuovere un cadavere da un pozzo.

Serve una corda e l’impresa non sembra proibitiva, ma i quattro devono fare i conti con la follia della burocrazia militare, l’ottusità dei caschi blu dell’Onu, la malvagità di chi specula sulla guerra. Un film che illustra, senza pietismi, la frustrazione di chi, in quelle terre desolate, prova (invano) ad aiutare popolazioni stremate dalla fame e dalla miseria. Un road movie, dal taglio quasi documentaristico, che raggiunge l’apice, sul finale, con le note di Were have all the flowers gone di Pete Seeger, cantata da Marlene Dietrich. Del Toro e Robbins autentici e credibili.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 201 – Settembre – Ottobre 2016

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