PERMETTE’ ROCCO PAPALEO di Ettore Scola – 1971

31 Dicembre 2016 | Di Ignazio Senatore
PERMETTE’ ROCCO PAPALEO di Ettore Scola – 1971
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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L’ex puglie Rocco Papaleo (Marcello Mastroianni), emigrato dalla Sicilia in America, è a Chicago con degli amici per assistere ad un importante incontro d boxe. Investito di striscio da Jenny (Lauren Hutton), famosa fotomodella e testimonial per una nota marca di sigarette, dopo aver rifiutato di essere accompagnato in ospedale, la segue a casa per vedere l’incontro di boxe trasmesso in TV. Libera, trasgressiva ed emancipata, Jenny gli lascia chiaramente intendere che trascorrerebbe una notte d’amore con lui ma lui, candido ed imbranato, non coglie al volo l’occasione e se ne ritorna in città dove incontra Gengis Khan (Tom Reed), un barbone mezzo svitato che se ne va in giro con una bomba, nascosta in una borsa. Timido, introverso e culturalmente poco attrezzato, Rocco rimanda di giorno in giorno la sua partenza e, segretamente innamorato di Jennny, inizia a ronzarle intorno. Nel girovagare per la città, incontra un omosessuale che prova a sedurlo e Linda (Margot Novak), una prostituta, amica di Gengis Khan, che dopo avergli proposto di andare a letto con la figlia minorenne, lo deruba dei pochi soldi che aveva. Dopo essere stato picchiato da un manipolo di teppisti, ritorna da Jenny che, stanca delle sue attenzioni, dopo averlo deriso, a muso duro, gli vomita addosso, il proprio disprezzo. Ferito nel proprio orgoglio, Rocco si dirige al bar dove Gengis Khan gli ha lasciato in eredità la bomba e, nell’ultima scena, si allontana, deciso a farla scoppiare.

Scola dirige il suo primo ed unico film girato negli States e lascia che la vicenda ruoti intorno a Rocco, ex pugile suonato. Romantico ed ingenuo sognatore, incapace di comprendere la realtà che lo circonda, affronta la vita con la stessa inerzia e passività con la quale è salito sul ring, dove ha collezionato una sconfitta dietro l’altra. Fatta eccezione per Jenny e per i suoi amici borghesi, i personaggi che sfilano sullo schermo sono solo degli emarginati, soli, tristi e scoppiati. La tenerezza di Rocco inizialmente affascina e rapisce ma poi, a lungo andare, la sua ottusità, irrita lo spettatore.

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