Tandem di Lucio Pellegrini – 2000 – Durata 110′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Luca (Luca Bizzarri), musicista fallito, vive componendo jingle per spot pubblicitari; Camilla (Maddalena Maggi) è una giovane studentessa universitaria. I due sono in crisi e decidono di intraprendere una terapia individuale. Luca si rivolge a Pietro (Paolo Kessisoglu), uno psicologo che usa un approccio eclettico che spazia dalla bioenergetica al cognitivo comportamentale; Camilla si affida a Blanda (Fabrizia Sacchi), la moglie di Pietro, una dottoressa attratta dalle filosofie orientali e in odore new age. Nel corso delle sedute Luca e Camilla cercano di mettere ordine nella loro vita sentimentale e aderiscono ai consigli snocciolati a pioggia dai loro terapeuti, come quello di pedalare in tandem per stimolare l’amplesso. I quattro si frequentano e diventano amici. I due psicologi scoppiano, vanno in tilt e Pietro intreccia una relazione con Camilla. Urla, strepiti, litigi, fino allo scontato finale con Luca e Camilla che ritornano nuovamente insieme.

Pellicola sgrammaticata che aspira a essere frizzante e divertente, ma che inanella solo una pietosa accozzaglia di luoghi comuni. Ipertrofico, saccente e sempre sopra le righe, Pietro fa stendere Luca sul lettino, cita Schopenauer e Paul Watzlawick, ma poi lo costringe a superare la prova dei carboni ardenti. Blanda all’opposto sembra una psicologa più attenta e riflessiva, anche se si muove tra candele e incensi. A parte la confusione terapeutica che assale i due psicologi, la trama è piena di sbavature. In questa sagra dell’ovvio risultano patetici il tentativo suicidario di Pietro e le sedute di terapia di gruppo con giovani alcolisti sono assolutamente da dimenticare. Il film è così spinto sull’acceleratore che inevitabilmente deraglia ed esce di strada.

Per un approfondimento sui rapporti tra cinema e psiche si rimanda la volume di Ignazio Senatore “Cinema (italiano) e psichiatria), Zephyro Edizioni.