The uninvited di Charles Guard, Thomas Guard – USA – 2009

 Dopo la tragica  morte della madre, inchiodata a letto e perita in un incendio, Anna (Emily Browning)  tenta il suicidio ed è ricoverata in una clinica psichiatrica. Dimessa dopo dieci mesi, ritorna a casa e scopre che suo padre Steven (David Strathairn) ha una relazione con Rachel (Elizabeth Banks), l’infermiera che si prendeva cura della madre malata. Spinta da sua sorella Alex (Arielle Kebbel) Rachel, una ragazza scaltra, tenace e testarda, indaga sul misterioso passato di Rachel e scopre che la donna ha più di un segreto da nascondere.

La tensione sale alle stelle ed un finale da brivido chiude la vicenda. I fratelli Guard si cimentano nel remake di Two sisters, favola nera diretta nel 2003 dal regista coreano Kim Ji-Woon e, depurandola di quel tocco onirico e spettrale che la caratterizzava, l’immergono in un’atmosfera elegante e raffinata. Nonostante la confezione patinata, il film intriga e mozza il fiato e si snoda tra incubi ed allucinazioni, tra inquietudini e misteri. I registi costeggiano il dramma edipico, fanno un grande uso di specchi e mostrano una misteriosa bambina dai capelli rossi che compare e scompare all’improvviso sulla scena.

Grazie all’uso costante di flashback, i registi instillano un perenne dubbio nello spettatore; il puzzle che la protagonista sta cercando di comporre affonda nella realtà o è frutto della sua mente malata? Emily Browing prova a lasciare il segno ed Elisabeth Banks, in un ruolo che sarebbe stato perfetto per Bette Davis, è magnifica nei panni dell’infermiera perfida, diabolica e crudele.

Recensione pubblicata sulla Rivista Segno Cinema – N 159 – Settembre – Ottobre 2009