Turbo di David Soren – USA – 2013

19 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

Che succede ad una lumaca che ha come sua unica passione quello di gareggiare con delle auto da corsa? Preso in giro dalle altre lumache, che lo considerano un bizzarro sognatore, riuscirà Turbo a realizzare il suo sogno ed a provare l’ebbrezza e i brividi della velocità? Fedele all’idea che, nel mondo dell’animazione, le premesse dalle quali si dipana la vicenda, saranno sicuramente ribaltate (il coniglio fifone diventa coraggioso, il bambino cattivo diventa buono ect…), Turbo non delude le attese. 

E non è un a caso che, nelle prime battute del film, il famoso pilota Guy Gagné, nel corso di un’intervista televisiva, affermerà: “Nessun sogno è troppo grande e nessun sognatore è troppo piccolo” L’animazione, uno dei pochi generi cinematografici che ancora riempie le sale, si sa, non è altro che una fiaba trasposta in immagini, e quando ci accostiamo ad essa, per poterla apprezzare, non dobbiamo fare altro che pescare dentro di noi le nostra quote infantili. Questa volta la regressione fa cilecca, colpa di una storia che non affascina e non appassiona e di una fredda e statica realizzazione.

Risultato? Il prodotto della Dreamworks non solo è noioso ma trasmette paradossalmente un’esasperante lentezza. La frase da ricordare? “Io vado ad una tale velocità che il mondo gira al rallenti.”

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 189- Sett-Ott -2014

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