Una giornata particolare di Ettore Scola – Italia -1977

Maggio 1938. Roma s’appresta a festeggiare Hitler, in visita nella capitale. Emanuele (John Vernon) e i suoi sei figli non stanno più nella pelle e, frenetici ed eccitati, si preparano per andare all’imponente parata.

Antonietta (Sophia Loren), moglie di Emanuele, sceglie di non seguirli per riposarsi e rassettare casa.

Nel dare il mangime al merlo, lo fa inavvertitamente, scappare dalla gabbia e, per catturarlo, è costretta a chiedere aiuto a Gabriele (Marcello Mastroianni), un dirimpettaio che, come lei, è solo in quell’immenso caseggiato popolare.

Tra i due nasce un’immediata empatia; soli e smarriti si scambiano le loro sofferenze e trepidazioni; lui, ex annunciatore radiofonico, le confida di essere stato cacciato dell’EIAR, perché omosessuale; lei, gli racconta che deve tollerare in silenzio i tradimenti e le angherie del marito.

La giornata volge al termine ed i due, prima di salutarsi, si sciolgono in delle pudiche e disperate effusioni erotiche.

Al ritorno dei familiari dalla parata, Antonietta è risucchiata nuovamente nel trantran quotidiano e dalla finestra scorge Gabriele che, prelevato da due poliziotti, è inviato al confino.

Scola firma una pellicola intensa e struggente che lascia il segno, grazie alle superlative prove attoriali di Loren e Mastroianni. 

Al regista non interessa narrare la storia con la S maiuscola (mostrare lo storico incontro tra Hitler e Mussolini), né mettere alla berlina la fumosa retorica fascista, ma narrare la storia di due persone implose in loro stessi e alla disperata ricerca di affetto e comprensione.

Scola impreziosisce la vicenda con l’altisonante, enfatica e solenne voce dell’annunciatore della radio, che commenta la visita del Fuhrer nella capitale e con la magnifica la fotografia virata seppia di Pasqualino De Santis.