Escoriandoli di Antonio Rezza e Flavia Rastrella – Italia – 1996 – Durata 90′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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La dottoressa Coatta (Antonio Rezza) è la responsabile della comunità terapeutica “Contro”, il cui motto è: “Dateci una pensione e vi restituiremo la fotocopia funzionale”. Tra i pazienti c’è Sandro, un ragazzo che, secondo la dottoressa, ha superato brillantemente la fase terapeutica ma che, con lo sguardo nel vuoto, ripete meccanicamente: “Certo! Certo!”. Al padre, preoccupato che un domani il figlio possa avere qualche pretesa, la dottoressa gli dona uno strano marchingegno, denominato “schiaffo meccanico”, in grado di dare al ragazzo sei schiaffi in trenta secondi. Sabrina (Valentina Cervi) è una ragazza apatica e priva d’interessi. Il padre è sconsolato e, affinché “irrobustisca il senso medio della vita”, si rivolge alla dottoressa che la ricovera e, per farla reagire, le molla una sberla, la fa violentare da un muscoloso macellaio, la fa rinchiudere in una stanza buia e. successivamente. l’affida a un forzuto che la picchia. Sabrina continua a mostrare “una totale assenza di rancore mistico” e “sfrontatamente” dichiara di “non ambire a nulla e di non distinguere le sfumature”. Constatata la sua totale indisponibilità alla cura, la dottoressa, d’accordo con i genitori di Sabrina, l’uccide. Film sgangherato, confezionato con una serie di storie non-sense, al limite del verosimile.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni.