Basic instinct 2 (Basic instinct 2 – Risk Addition) di Michael Caton Jones – USA – 2006 – Durata 113’

8 Dicembre 2020 | Di Ignazio Senatore
Basic instinct 2 (Basic instinct 2 – Risk Addition) di Michael Caton Jones – USA – 2006 – Durata 113’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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La bella e sensuale Catherine Trammel (Sharon Stone) scrittrice di successo, sotto effetto di un mix di ketamina e di un altro paio di sostanze stupefacenti, sta facendo sesso con un muscoloso giocatore in un’auto che viaggia a folle velocità; la vettura sbanda, finisce in acqua, Catherine si salva ma il suo partner, muore. Per ottenere la libertà Catherine deve essere sottoposta ad una perizia psichiatrica affidata al dottor Michael Glass (David Morrisey). Nonostante il suo parere sfavorevole, lei ottiene la libertà e qualche giorno dopo si presenta al suo studio e gli chiede di diventare sua paziente. Inizialmente lui le suggerisce di affidarsi alle cure della dottoressa Milena Gardosh (Charlotte Rampling) ma poi, caduto nella trappola seduttiva, accetta e, ben presto, diventa il suo amante. Intanto, un giornalista impiccione che indagava su un omicidio compiuto da un ex paziente del dottore, muore in circostanze misteriose e Denise, l’ex moglie di Glass è accoltellata. Un paio di colpi di scena chiudono la vicenda .

Sequel della famosissima pellicola diretta nel 1992 da Paul Verhoeven. L’atmosfera è meno torbida della precedente e le scene di nudo e di sesso fanno solo capolino qua e là nel caotico intreccio della storia. Il film tiene nella prima parte, si avviluppa poi su se stesso ma si riscatta nel concitato finale. Il regista gioca tutto sul contrasto tra Catherine, una donna che sembra trasudare erotismo da ogni inquadratura e Michael Glass, il classico psicoanalista inibito e super-controllato a cui basta una languida occhiata della scrittrice per sciogliersi come neve al sole. Professionista inappuntabile, durante la sua deposizione in tribunale traccia il profilo psicologico dell’indagata: Nel corso della vicenda Glass cade però nella trappola dell’irresistibile Catherine, una donna disinibita e trasgressiva che non disdegna di avere avventure con degli sconosciuti e che finisce a letto anche con Adam e con Denise.

Dopo essere diventata sua paziente, Catherine incontra Michael ad una festa e prova a stuzzicarlo e gli chiede se gli va di andare a bere con lei un drink in un posto tranquillo. Il regista prova a dare qualche scossone alla vicenda ma l’inarrestabile caduta dello psichiatra verso gli Inferi è spudoratamente prevedibile. I dialoghi sono un po’ leziosi ma quando Michael racconta alla dottoressa Gardosh che Catherine, avendo un’incontenibile desiderio di fumare una sigaretta, ha abbandonato all’improvviso la seduta, lei sorridendo gli risponde: “Se ne è andata così? Molto lacaniano.”

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