Cake di Daniel Barnz – USA – 2015

8 Settembre 2015 | Di Ignazio Senatore

Vittima di un incidente stradale Claire (Jennifer Aniston) perde il suo bambino e deve convivere con le cicatrici che le solcano il corpo ed il viso. Dopo il matrimonio andato in frantumi, Claire trascorre le sue vuote giornate, accudita da Silvana, la sua materna cameriera messicana. Finirà per identificandosi sempre più in Nina, una giovane donna suicida, che frequentava, come lei, un gruppo d’auto-aiuto.

Non è mai facile trasporre sullo schermo un tema di per sé respingente come quello della morte di un figlio. Il rischio è sempre quello che si scivoli in banali luoghi comuni, nello stucchevole melodramma o nell’impaginare una sofferenza urticante per la sua evidente superficialità. Con Cake il regista Daniel Barnz vince la scommessa e, disertati i fazzoletti, scava dentro Claire, regalandoci la sofferenza credibile e toccante, di una donna che ingoia, compulsivamente, un antidolorifico dietro l’altro, per cercare di anestetizzare un dolore (mentale) che nessun farmaco può lenire. L’Aniston (bravissima) si cala perfettamente nei panni di una donna spenta, arrabbiata, velenosa ed indurita dalla sofferenza. Cameo di Philip H. Macy.

Recensione pubblicata su Segno Cinema N. 195 – Settembre – Ottobre  2015

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