Campania ciak

21 Ottobre 2017 | Di Ignazio Senatore
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Senatore giornalista
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Napoli? Un “cantiere” del cinema. Mai come in queste settimane, infatti, è folta la schiera di registi partenopei impegnati dietro la macchina da presa o in post produzione. Al di là di Paolo Sorrentino che è alle prese con Loro”, film sulla figura di Silvio Berlusconi, interpretato da Toni Servillo, Elena Sofia Ricci e Riccardo Scamarcio, altri noti cineasti sono al lavoro.

Mario Martone, per esempio, sta dirigendo “Capri-batterie” che descrive l’arrivo dell’energia elettrica nell’isola dei Faraglioni, tra gli echi della Prima Guerra O Antonio Capuano sta girando in città “Achille Tarallo”, interpretato da Biagio Izzo e Tony Tamnmaro.

Luca Miniero sta terminando quelle di “Lui è tornato”, con il campano  Matano e Stefania Rocca, remake di un film tedesco che, nella versione italiana, immagina il ritorno, ai nostri tempi, di Benito Mussolini. Felice il ritorno in veste di regista di Lello Arena con il film “Finalmente sposi”, interpretato dagli Arteteca e prodotto dalla Tunnel di Nando Mormone.

Ed anche Vincenzo Salemme è alle prese con “Una festa esagerata”, tratto dalla sua pochade teatrale, interpretata da Massimiliano Gallo, Tosca D’Aquino e Iaia Forte

Dopo Amelio, Ozpetek ed i Manetti Bros, impegnati sul nostro territorio ci sono anche registi non campani come Matteo Garrone, Gabriele Muccino e Claudio Giovannesi.

Garrone, dopo aver diretto a Castelvolturno “L’imbalsamatore”, torna sul litorale domitio per girare “Dogman”, già definito da molti, “un western urbano”, ispirato liberamente alla vita di Pietro De Negri, detto “er Canaro”, un criminale della Magliana che, dopo aver attirato la vittima predestinata nel suo locale, lo tortura, fino a provocargli la morte.

Muccino ha scelto, invece, Ischia come location de “A casa tutti bene”, film interpretato da Stefano Accorsi,  Stefania Sandrelli, Massimo Ghini, Valeria Solarino e Giampaolo Morelli. La vicenda narra di una famiglia riunita per festeggiare le nozze d’oro dei due anziani genitori, che si ritrova bloccata sull’isola, costretta a vivere, parenti compresi, insieme per due giorni e due notti. Come prevedibile, riesploderanno antichi dissapori, conflitti e gelosie.

Claudio Giovannesi, è alle prese con “La paranza dei bambini”, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano, pellicola che ruota intorno ad una baby gang di quindicenni, sbandati e senza un futuro, dai soprannomi bizzarri (Maraja, Pesce Moscio, Drone, Dentino…), disposti a tutto pur di vestire con abiti firmati e girare con le tasche piene di soldi.

Tra i set annunciati spiccano “Calibro 9” di Toni D’Angelo, “Martin Eden” di Pietro Marcello, “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis, “Ladri di cardellini” di Carlo Luglio.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno il 21.10-2017

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