Carla di Emanuele Imbucci – Italia – 2021 – Durata 100′

16 Ottobre 2022 | Di Ignazio Senatore

Ci avevano già provato con scarso successo Peter Del Monte con “Etoile” (1989) e lo strombazzato “Il cigno nero” di Darren Aronofsky (2010). Non fa eccezione a questa regola la piatta e ingessata confezione televisiva di Emanuele Imbucci. Protagonista di questo modesto biopic è Carla Fracci (Alessandra Mastronardi) che, giovanissima, inizia a calcare le scene de La Scala di Milano ne “La sonnambula”, diretta da Luchino Visconti e interpretata da Maria Callas. Il regista contrappone al personaggio della famosissima etoile, figlia di un tranviere, quella di una ballerina dal sangue nobile e superraccomandata e punta sulla love story della protagonista con Beppe Meneghetti. Al di là delle dichiarazioni della  giovane Fracci: “Io penso alle libellule quando danzo”, “Smettere di ballare è come smettere di respirare”, sin dalle prime battute si intuisce che non siamo dalle parti di “Billy Elliot” di Stephen Daldry (2000). Della magia della danza, (ahinoi) nessuna traccia.

Recensione pubblicata su Segnocinema- N.237- Settembre-ottobre 2022

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