Complici del silenzio di Stefano Incerti – Italia – 2008 — Durata: 103’

Anno 1978. Maurizio Gallo (Alessio Boni), giornalista sportivo, si reca in Argentina con il collega Ugo (Giuseppe Battiston) per seguire i Mondiali di calcio.

Giunto a Buenos Aires Maurizio ha il compito di consegnare ad Ana (Florencia Raggi), moglie di un argentino emigrato in Italia, del denaro.

Tra i due scatta del tenero, ma lei fa parte di una formazione guerrigliera che si oppone alla dittatura.

Pablo Pere (Juan Leyrado), marito di una cugina di Maurizio, uno dei più spietati uomini al servizio della giunta militare di Videla, è sulle tracce di Ana e degli altri oppositori al regime. Maurizio la segue ed affida ad Ugo l’incarico di seguire il Mondiale e di scrivere e di firmare a suo nome gli articoli da inviare al giornale.

Maurizio è arrestato e torturato dai militari, ma l’Argentina vince il Mondiale, i tifosi scendono in piazza e Pere lo rilascia e lo rispedisce in Italia.

Come recita il titolo, con questo film Incerti vuole denunciare il colpevole silenzio della stampa sportiva internazionale nei confronti dei crimini compiuti durante il Mondiale dalla giunta militare di Videla.

Tra una milonga e gli impietosi pestaggi dei militari, il regista ci mostra una delle pagine più nere dell’Argentina, caratterizzata dalla scomparsa di migliaia oppositori del regime.

Incerti prova a “sporcare “ il film ed a renderlo duro e realistico con le scene delle torture subite da Gallo ma la zuccherosa love- story tra Maurizio ed Ana finisce per imprimere una patina di artificialità e di inautenticità all’intera pellicola.

All’interno della narrazione compaiono delle immagini di repertorio della partita della Nazionale italiana contro la Francia con il gol di Pablito Rossi e di quella dell’Argentina con il gol di Kempes che regalò il Mondiale alla Nazionale argentina.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il cinema fa goal. I100 film più belli sul calcio”, edito da Absolutely Free.