Dream team (Les seigneurs) di Olivier Dahan – Francia – 2012 – Durata: 97’

Patrick Orbéra (José Garcia), ex stella della Nazionale di calcio francese, al termine della carriera, nel corso di una trasmissione televisiva, dove era stato invitato come ospite, dopo aver attaccato duramente la moglie, a suo dire, responsabile dei suoi guai, completamente ubriaco, aggredisce l’intervistatore.

Lei chiede immediatamente la separazione ed il giudice, per permettergli di continuare a vedere la figlioletta a cui è tanto legato, lo condanna ad allenare per tre mesi la squadra di calcio dilettantistica di Molene e gli impone di portarla il più avanti possibile in Coppa di Francia.

Sbarcato in quella piccola isola della Bretagna, Orbéra scopre che gli abitanti solo per lo più degli anziani pescatori ed allora si fa carico di contattare degli ex campioni, sbandati, scoppiati e con mille guai alle spalle, sue vecchie conoscenze; il portiere Fabien Marandella (Ramzy Bedia), il difensore Wéké N’Dogo (Omar Sy), il centrocampista Shaheef Berda (Joey Starr), il fantasista Rayane Ziani (Gad Elmaleh) e l’attaccante David Léandri (Franck Dubosc).

Non appena mettono piede sull’isola i calciatori scoprono che non ci sono donne, non c’è internet e neanche una playstation. Ma i problemi non finiscono qui; la fabbrica di sardine, che dà lavoro agli abitanti dell’isola, è sull’orlo del fallimento e se il Molene supererà il turno in Coppa con l’invincibile Olimpique Marsiglia, riuscirà a pagare i debiti accumulati e garantire il posto di lavoro per tutti.

Favola a sfondo sociale, spassosa, diretta con garbo e misura da un regista che, pur utilizzando alcuni espedienti narrativi già consolidati (le iniziali difficoltà ad assemblare una squadra di calcio, dei giocatori un tempo famosi, ormai allo sbando, che risalgono la china e ritrovano se stessi, un traguardo “impossibile” da raggiungere…), li mescola con originalità e gran senso del ritmo.

Ad arricchire la vicenda l’ingresso in campo di deliziosi personaggi di contorno, come la bionda e sensuale “entreneuse” Flora, “assunta” per tenere su il morale dei calciatori, lo scaltro mefistofelico sindaco Leguennec e sua figlia Anna.

Irresistibili gli appelli alla “lotta di classe”, evocati da Orbéra per motivare la squadra ed impareggiabile l’equivoco che travolge David, sbarcato sull’isola, credendo di essere stato ingaggiato come attore per recitare il Cyrano. Il tutto condito da una simpatica colonna sonora e da attori in gran spolvero.

Le riprese delle partite non mancano, ma a dare condimento alla vicenda sono i pittoreschi e buffi personaggi che s’agitano sullo schermo. Cameo di Jean Reno.

Per un approfondimento sul tema si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Quando il cinema fa goal. I100 film più belli sul calcio”, edito da Absolutely Free.