Extreme Measures – Soluzioni estreme (Extreme Measures) di Michael Apted – USA – 1996 – Durata 118’

19 Agosto 2021 | Di Ignazio Senatore
Extreme Measures – Soluzioni estreme (Extreme Measures) di Michael Apted – USA – 1996 – Durata 118’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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In piena notte, due barboni Claude Minkins (Shaun Austin- Olsen) e Teddy Dolson (André DeShields), nudi e spaventati, fuggono per le strade di New York. Minkins giunge dopo poco in gravi condizioni al Pronto Soccorso ed è affidato alle cure del dottor Guy Luthan (Hugh Grant), un giovane medico, prossimo a una prestigiosa promozione.

Il paziente presenta un quadro clinico complesso; ha le analisi sballate, suda, trema, ha una sospetta cicatrice dietro la schiena e porta al braccio un cinturino argentato che indossa solo chi è ricoverato in ospedale. Luthan prova a prestargli le prime cure, ma l’uomo, prima di morire, farfuglia due parole: Teddy Dolson e Triphase.

Luthan è molto turbato e attende con ansia l’esito dell’autopsia che possa svelargli le ragioni del decesso. Ma n un lampo, scompaiono il cadavere, la cartella clinica e i dati dal computer.

Una fitta cortina di silenzi e bugie avvolge quella morte misteriosa, ma Luthan, testardo e cocciuto, continua ad indagare. Degli sconosciuti mettono a soqquadro il suo appartamento e la polizia trova una bustina di coca nella sua stanza da letto. Luthan intuisce che qualcuno vuole incastrarlo e, dopo un processo lampo, è licenziato dall’ospedale.

Grazie all’aiuto di Jodie (Sarah Jessica Parker), si mette sulle tracce di Teddy Dolson e scopre che Triphase è un centro di ricerca top secret, diretto dall’eminente dottor Lawrence Myrick (Gene Hackman), un neurologo di chiara fama che effettua delle ricerche sulla rigenerazione delle fibre nervose e, grazie all’appoggio dell’FBI, usa come cavie barboni e persone sole e disperate che vivono nei bui sotterranei della città. Myrick è smascherato e un finale consolatorio chiude la vicenda.

Thriller che affronta lo spinoso tema della sperimentazione scientifica e che contrappone il giovane romantico ed eroico dottor Luthan, al cinico e spietato Myrick, uno scienziato che, pur di portare a termine i propri studi, è disposto a rastrellare nelle viscere della città poveri e diseredati e a sottoporli, contro la loro volontà, a delle operazioni sui nervi spinali.

L’ingresso in campo dei compagni di ventura di Minkins e Dolson, persone che vivono sottoterra, sembra dare una svolta più realistica alla vicenda, ma Apted non abbandona i toni laccati.

Troppo sdolcinato il finale, con la vedova Myrick che affida a Luthan il risultato delle ricerche del marito e lo invita a continuare lo studio in ospedale per offrire una speranza a coloro che soffrono di malattie neurologiche.

Piccolo cammeo per David Cronenberg, nei panni dell’avvocato dell’ospedale. Dal romanzo omonimo di Michael Palmer.

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