Il padre di famiglia di Nanni Loy – Italia – 1967

12 Novembre 2023 | Di Ignazio Senatore

Siamo ne 1946. Roma. Marco (Nino Manfredi) di idee socialiste e Paola (Leslie Caron) simpatizzante per la monarchia, s’incontrano nel corso di una manifestazione per il referendum monarchia-repubblica. Giovani architetti – urbanisti, pieni di ideali, sognano di ridisegnare, a misura d’uomo, le città.

Si sposano e, nel giro di qualche anno, la loro casa è allietata dall’arrivo di quattro marmocchi. Paola sempre più impegnata tra fornelli e pannolini, è costretta a lasciare il lavoro; Marco, invece, non potendo lavorare in una stanza, per il baccano causato dai figli, trascorre sempre più ore fuori casa e, dato un calcio ai sogni, è diventato un architetto affermato.

Giorno dopo giorno, pur essendo ancora innamorato della moglie, allaccia una relazione con Adriana (Claudine Auger), una ragazza spigliata e sensuale. Paola, intanto, crolla emotivamente ed è ricoverata in una clinica privata. Marco s’aggira sperduto in casa e solo allora comprende il vuoto che Paola ha lasciato nella sua vita e comprende che il suo ruolo deve essere quello di padre.

In questa satira di costume, Loy pone la Storia dell’Italia del dopoguerra sullo sfondo e propone un’amara e impietosa riflessione su una generazione ricca di ideali che si scontra con la realtà e pur di raggiungere l’agognata agiatezza finisce per relegare in soffitta sogni e progetti. Il regista sardo punta il dito anche sul ruolo dei figli all’interno del matrimonio e suggerisce che condizionano negativamente la coniugalità, fino a soffocarla. Loy cade spesso nel pittoresco e mostra l’appartamento dei due coniugi come un accampamento, perennemente in disordine, disseminato da vestiti, cianfrusaglie e giocattoli dei bambini.

Tognazzi, che subentrò a Totò, deceduto nel corso delle riprese, interpreta Giavaldi Romeo, un anarchico invadente, con una mano di legno (a seguito dello scoppio di una bomba che stava per lanciare), che trascorre le giornate a casa di Marco e Paola, giocando con i bambini e aiutandoli nelle faccende di casa.

Tenero e sognatore, continua a chiedere a chiunque incontra “Sei un compagno?” Il suo ruolo, quello di un barbone stralunato che sbarca il lunario vendendo, anche sula spiaggia, degli improponibili calzini e mutandoni di lana, é però sconnesso dal resto dalla narrazione. David di Donatello a Nino Manfredi come miglior attore.

Per un approfondimento sulla filmografia di Ugo Tognazzi, si rimanda al volume di Ignazio Senatore “Ugo Tognazzi”, edito da Gremese (2021), corredato da 800 foto, dall’antologia della critica e dai commenti di attori e attrici, e registi che hanno lavorato con lui.

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