La bestia uccide a sangue freddo di Fernando Di Leo – Italia – 1971 – Durata 97′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

0

Ruth (Gioia Desideri), affetta da manie omicide, è ricoverata nella clinica per le malattie mentali, in una vecchia villa d’epoca immersa nel verde, diretta dall’anziano dottor Oesterman (John Karlsen), coadiuvato dal dottor Francis Klay (Klaus Kinski). Tra le ricoverate spiccano Anna (Rosalba Neri), una donna che non riesce a trattenere le proprie spinte erotomaniche, Charyl (Margaret Lee), una creatura fragile e indifesa, ossessionata da manie suicide e Claire, la figlia di un ambasciatore, che non trova di meglio che lasciarsi consolare da una procace infermiera del reparto. Ad una ad una le giovani pazienti cadono misteriosamente sotto i colpi di un folle incappucciato che, sul finale, verrà smascherato.

Thriller gotico che mescola erotismo a qualche scena in odore hard. Puntando decisamente sui pruriti dello spettatore, l regista ambienta la storia in una clinica dove sono ricoverate pazienti ninfomani o affette da turbe della sfera sessuale. Di Leo prova anche a fornire una possibile spiegazione psicologica per i malsani comportamenti delle ricoverate: Anna vuole punirsi per la turbolenta relazione incestuosa che la lega al fratello; Claire, è stata abbandonata in clinica dai genitori da quando era piccola e, divenuta adulta, per elemosinare un po’ d’amore, soggiace agli sfrenati desideri della spregiudicata e disinibita Hilde; Charyl, la più tormentata di tutte, si rifugia nelle braccia di Klay perché in crisi con il marito. Da non perdere la scena di Klaus Kinski che parla a Charyl dei rischi dell’erotizzazione del transfert e un attimo dopo la bacia, in modo violento e appassionato.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni.