La leggenda del pianista sull’oceano di Giuseppe Tornatore – Italia – 1998

27 Ottobre 2023 | Di Ignazio Senatore

Il 1° gennaio 1900 un fuochista, addetto alle macchine, trova a bordo del transatlantico Virginian, che fa rotta dall’Europa all’America, un bambino in fasce e gli dà il nome di Novecento, in omaggio al ventesimo secolo che sta bussando alle porte.

Novecento rimane sulla nave e, dopo la morte del padre adottivo, allevato e coccolato, diventa la mascotte dell’equipaggio. Il bambino cresce e s’appassiona al piano e trascorre le giornate strimpellando.

 

 

Da adulto, Novecento (Tim Roth) suona il piano e con l’orchestra allieta le serata nel gran salone da ballo, ma quando può sgaiattola  in terza classe per deliziare chi attraversa l’oceano alla ricerca di un futuro migliore. Il suo talento musicale diviene ben presto leggendario e c’è chi addirittura paga la traversata solo per sentirlo suonare.

La sua fama ormai travalica ormai i confini del transatlantico, al punto che Jelly Roll Morton (Clarence Williams III), il più grande pianista jazz, sale a bordo per sfidarlo, ma perde il confronto. Invano, Max (Pruitt Taylor Vince) sprona Novecento a scendere sulla terraferma ed a suonare nei locali che contano. Dopo qualche anno il transatlantico deve essere demolito e Max, convinto che Novecento sia ancora a bordo, ha un angoscioso presentimento…

Tornatore impagina un film senza sbavature, (forse) fin troppo perfetto, che ha come protagonista il piano sul quale volano freneticamente le dita del protagonista. Tratto dal monologo teatrale Novecento di Alessandro Baricco, il film è una festa per gli occhi (dai costumi, all’ambientazione…) ed ha come climax la sfida al piano tra Novecento e Jelly Roll Morton.

Eppure, a ben vedere, la scena memorabile è quando Novecento, dopo aver salutato i membri dell’equipaggio, attratto dal mondo variopinto della città, decide di abbandonare la nave e mettere piede sulla terraferma, deciso ad andare a caccia di gloria e di successo. Un attimo dopo ci ripensa, ritorna sui propri passi e risale la scaletta della nave.

Le musiche di Ennio Morricone sono la ciliegina di una torta già appetitosa e condita dalla grande interpretazione di Pruitt Taylor, (nei panni del trombettista Vince Max) che ha il compito, come voce narrante, di raccontare, ad un anziano negoziante di strumenti musicali, la storia del mitico Novecento.

Il regista ha provveduto ad accorciarlo di quaranta minuti per la distribuzione internazionale in lingua inglese dal titolo “The Legend of 1900”. Premi: Cinque David di Donatello: miglior regia, scenografia, fotografia musicista, costumi. Cinque Nastri d’argento: miglior film, produttore, sceneggiatura, scenografia, costumi. Nastro Speciale ad Ennio Morricone. Globo d’oro miglior sceneggiatura. Golden Globe: migliore colonna sonora.

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