La maschera di cera di André de Toth – USA – 1953 – Durata 88’

13 Marzo 2024 | Di Ignazio Senatore
La maschera di cera di André de Toth – USA – 1953 – Durata 88’
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Henry Jarrod (Vincent Price) e il suo socio Matteo Burke (Roy Roberts) hanno allestito un Museo di statue di cera dove sono riprodotti personaggi celebri; Cleopatra, Marco Antonio, Abramo Lincoln, Giovanna d’Arco, Maria Antonietta.

Nonostante la bellezza delle opere, il museo non attira molti visitatori ed allora Matteo, per riscuotere un grosso premio dall’assicurazione, senza consultare Henry, appicca il fuoco al museo e intasca i soldi della polizza. Henry, tenta di salvare le opere ma, dopo l’incendio, ha il volto completamente deturpato, che nasconde dietro una maschera di cera, e non può più scolpire.

Henry uccide Matteo e, grazie all’aiuto di Igor (Charles Bronson), un assistente sordomuto, ricrea un museo delle cere che ospita le statue di famosi assassini come Charlotte Corday e Barbablù e mette in mostra una ghigliottina, una sedia elettrica, una ruota della tortura e degli strumenti di supplizio e di morte.

Cathy (Carolyn Jones) è uccisa da uno sconosciuto e Sue (Phyllis Kirk), fidanzata con un giovane scultore, nel visitare il museo, scopre che la statua di Giovanna d’Arco è incredibilmente somigliante all’amica assassinata…

André de Toth (Acque scure, Il cavaliere del deserto, La maschera di fango, Morgan il pirata, I 7 senza gloria…), modesto artigiano della macchina da presa, firma il suo capolavoro, remake del film omonimo diretto da Michael Curtiz nel 1933.

In questo horror, dai colori fiammeggianti, il regista ambienta la vicenda prevalentemente all’interno del museo delle cere storico e lascia che  Henry illustri, con dovizia di particolari, la storia legata alle statue che ha creato.

Senza affondare nello splatter e nel grand guignol, de Toth mostra, sul finale, come Henry con la mente ormai sconvolta dopo l’incendio, utilizzi dei cadaveri come stampo per le sue statue.

La discesa nella pazzia del protagonista è lasciata fuori campo ed esplode solo nel finale. Vincent Price è perfetto nei panni dello scultore folle. Rifatto in Italia con il titolo M.D.C.-Maschera di cera per la regia di Sergio Stivaletti (1997).

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