La morte accarezza a mezzanotte di Luciano Ercoli – 1972

20 Giugno 2015 | Di Ignazio Senatore
La morte accarezza a mezzanotte di Luciano Ercoli – 1972
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Dolores, una giovane donna, muore assassinata, ma la polizia ritiene che si tratti di un suicidio. Giò (Simon Andrei), un giornalista spaccone e senza scrupoli, propone a Valentina (Susan Scott), una giovane fotomodella, di assumere l’HDS, un farmaco con proprietà allucinogene che le permetterebbe di scoprire la verità sull’accaduto. La ragazza per soldi accetta la proposta e dopo essere entrata in un particolare stato sognante, visualizza il volto del maniaco assassino e un pugno di ferro, utilizzato come arma del delitto. Giò pubblica sulla prima pagina della sua rivista la foto di Valentina, fornendo in un dettagliato reportage tutti i particolari dell’esperimento. Da quel momento il killer proverà a eliminare la ragazza con ogni mezzo, mentre la polizia (è) sempre più convinta che lei sia una paranoica folle, non le dà ascolto.

Film statico e ripetitivo che si snoda secondo un prevedibile copione. Il presunto omicida vestito sempre con un impermeabile bianco, per celare la propria identità inforca occhiali scuri, ma ha i capelli tinti e una faccia paffutella che non incuterebbe terrore a nessuno. Da segnalare la scena di Valentina che va in un manicomio criminale dove incontra un matto che si esibisce in un frenetico tip-tap, un altro costantemente in preghiera e il direttore dell’istituto (Ivano Staccioli) che deambula con le stampelle.

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