“Lui è tornato” Luca Miniero sul set

18 Maggio 2017 | Di Ignazio Senatore
“Lui è tornato” Luca Miniero sul set
Senatore giornalista
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“Lui è tornato”. Luca Miniero, il Re Mida della commedia, salito al successo cinematografico con“Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord” è di nuovo sul set. Per il suo ultimo film, che si intitola proprio “Lui è tornato”, in lavorazione dall’inizio della settimana, il regista napoletano punterà tutto sulla travolgente simpatia di Frank Matano. La notizia sussurrata nell’aria è diventata ormai una certezza. Nulla trapela dal set, la trama è top secret, ma i bene informati assicurano che il regista napoletano campione d’incasso con ed autore dei divertenti “Incantesimo napoletano”, “Una famiglia perfetta”, “Un boss in salotto”, “La scuola più bella del mondo” e “Non c’è più religione” ha creduto fortemente nelle capacità attoriali dell’ex giovane blogger di Santa Maria Capua Vetere.

Una grande occasione per Francesco Matano, in arte Frank, che da ideatore di scherzi telefonici in Rete, passo dopo passo, è cresciuto artisticamente; dalle apparizioni televisive come inviato a “Le Iene” e come giudice ad “Italian’s got talent”, a quelle di doppiatore della serie televisiva “South Park” e del film d’animazione “Zootropolis”, diretto da Byron Howard, Rich Moore e da Jared Bush. Inoltre Matano è già comparso sul grande schermo in due film di Paolo Ruffini “Fuga di cervelli” (2013), “Tutto molto bello” (2014) e nella divertente commedia, ambientata a Napoli, “Ma che bella sorpresa”, diretta nel 2015 da Alessandro Genovesi, dove ha recitato al fianco di Claudio Bisio, Valentina Ludovini, Renato Pozzetto ed Ornella Vanoni. A completare il cast la versatile Stefania Rocca e l’affidabile e navigato Massimo Popolizio, già interprete de “Il divo” e de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino e de “Il giovane favoloso” di Mario Martone. Prodotto da Indiana Production, “Lui è tornato” sarà girato interamente a Roma, in otto settimane. Piccola curiosità: nel 2015 è strato già prodotto un film, diretto dal regista David Whendt, dal titolo omonimo, incentrato sull’inquietante figura di Adolf Hitler. 

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno -12  5- 2017

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