L’uomo fedele di Louis Garrel- Francia – 2018 – Durata 75’

Jorge Borges affermava che nei nomi che si scelgono si nasconde il destino. Abel (Louis Garrel), attraente ed affascinante, è un trentacinquenne (troppo?) passivo e remissivo.

Infatti, Abel non batte ciglio quando Marianne (l’incantevole Laetitia Casta) lo pianta in asso, perché incinta di Paul e gli comunica che a giorni lo sposerà.

Alla morte di Paul, otto anni dopo, Abel ritorna come un cagnolino tra le braccia dell’indimenticata amata e va a vivere con lei e con Jospeh, il figlio che lei ha avuto con Paul.

Eve (Lily-Rose Depp), sorella di Paul, é innamoratissima di Abel e allora l’astuta Marianne per togliersi di torno la temibile rivale, spinge Abel tra le sue braccia.

Lui, dapprima recalcitra, perché non ha voglia di iniziare una storia con Eve, ma poi si lascia manovrare da Marianne, come un burattino e…

Garrel (alla seconda regia) punta sulla voce fuori campo dei protagonisti e tinge simpaticamente di giallo la commedia.

I dialoghi sono ben calibrati, la confezione è elegante. Si respira aria di Nouvelle Vague e la sceneggiatura è firmata dallo stesso Garrel e da quel genio di Jean-Claude Carrière.

Tutto sembra perfetto, eppure, si esce dalla sala con la sensazione che alla minestra manchi un pizzico di sale.