Peter Crane ((Jorge Rivero), ricco ed affascinante playboy, ha un incubo. Nel corso di una cerimonia dal sapore satanico, un uomo incappucciato avanza, raggiunge il centro di un triangolo, impone le mani e le rivolge contro la fotografia in bianco e nero che ritrae lo stesso Peter Crane. La telefonata di Taga (Maria Pia Giancaro), la sua fidanzata, lo distoglie dall’incubo. In una condizione sospesa tra sogno e realtà, Peter uccide alcune persone. Sul finale si scopre che Peter agiva su ordine del dottor Stone (Richard Conte), uno psichiatra, amico del padre, che lo aveva spinto ad eliminare quelle persone che, pur essendosi macchiate di precedenti delitti, erano rimaste impunito.
Giallo in salsa fantasy, con venature horror e qualche strizzatina all’erotico, che mette in scena il dramma del protagonista che prova, invano, ad opporsi alle forze del Male che lo guidano e lo costringono a compiere degli efferati delitti. Siciliano ricorre a diversi stilemi del genere e regala allo spettatore una musica spettrale in sottofondo, delle variazioni cromatiche che anticipano l’insorgenza del raptus omicida del protagonista (che avanza in trance con gli occhi sgranati verso la vittima) e l’ingresso in campo di qualche incubo. Noto anche con il titolo “Eroticofollia”.
Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni
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