Il primo sposalizio tra il rock e il cinema istituzionale risale al 1955, quando sui titoli di testa di “Blackboard Jungle” si udirono le note celeberrime di “Rock Around the Clock” suonata da Billy Haley and His Comets. Così, dal Michael J. Fox di “Ritorno al futuro” che grazie a un paradosso temporale illumina la via al rock di Chuck Berry fino al Jack Black catechista musicale di “School of Rock”, il cinema ha avuto un grande alleato nel rock, ma anche nel blues, nel jazz, nel grunge, nel bel canto all’italiana … Il mondo della celluloide infatti spesso ha messo al centro della propria narrazione, musiche di ogni genere e chi ha fatto della musica la propria ragione di vita. Tutto ciò è scritto e analizzato da Ignazio Senatore nel suo libro “Cantanti, musicisti e rock band. I 100 film più belli” (Arcana). L’autore, psichiatra e psicoterapeuta dell’Università di Napoli Federico II, presidente e fondatore della Sezione “Arte, Musica, Teatro, Cinema e Mass Media” della Società Italiana di Psichiatria, giornalista critico cinematografico, con all’attivo numerose pubblicazioni su attori, registi e generi, in questo suo nuovo volume illumina il filo conduttore che lega queste cento pellicole: “le esibizioni di brani – come scrive nell’introduzione – che non solo hanno segnato la storia della musica (leggera e non) e lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, ma che hanno contributo a cambiare gusti e costumi di una società in continua evoluzione”. Tantissime volte, la musica non è stata la partner debole del cinema, quanto piuttosto una spalla complementare con cui collaborare e crescere vicendevolmente: non si può immaginare “Profondo rosso” di Dario Argento senza il tema dei Goblin, l’“Esorcista” senza la composizione di Mike Olfield “Tubular Bells”, l’“Uomo da marciapiede” diretto da John Schlesinger senza la canzone “Everybody’s Talkin’”, scritta da Fred Neil che fece vincere all’interprete Harry Nilsson un Grammy come miglior performance vocale maschile, gli “spaghetti western” di Sergio Leone senza le musiche di Ennio Morricone. La lista è lunghissima. Nel libro di Senatore al fianco dei biopic sui giganti della musica come (Beethoven, Mozart, C ˇajkovskij, Schubert, Rossini, Mascagni, Mahler, Gershwin, Liszt) troviamo le leggende del rock (Elvis Presley, Jerry Lee Lewis), del jazz (Cole Porter, Benny Goodman, Charlie Parker, Bix) del country (Johnny Cash, Woody Guthrie) del folk (Dave Van Ronk) del blues (Billie Holliday) e icone della musica come Violeta Parra, Edith Piaf, Rocco Granata, Ritchie Valens e Ray Charles. Nella narrazione vi sono anche le vicende legate a mitiche rock band come i Doors, i Joe Division, i Sex Pistols. i Four Seasons, i Beatles, e fanno capolino, in veste di attori, cantanti noti come Frank Sinatra, Dean Martin, Marc Anthony, Jennifer Lopez, Prince, Diana Ross, i Beatles e i nostrani Celentano, Morandi, Little Tony, Bobby Solo, Al Bano, Romina Power, Tony Renis, Dino e Lucio Dalla. A render ancor più completo il lavoro, le schede, le trame dei film e i commenti.
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