Temple Grandin. Una donna straordinaria di Mick Jackson – USA – 2010 – Durata 103′

17 Luglio 2022 | Di Ignazio Senatore
Temple Grandin. Una donna straordinaria di Mick Jackson – USA – 2010 – Durata 103′
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Boston 1955. La piccola Temple Grandin è mutacica e le diagnosticano una forma di autismo. Fino a quattro anni non parla ma, dopo una decina d’anni, divenuta adulta, Temple (Claire Danes), è ospite per l’estate della zia Ann (Catherine O’Hara) e dello zio Mike (Michael Crabtree), due allevatori di bovini che vivono in un ranch. Pur essendo una “cittadina”, Temple mostra una grande capacità nel cogliere i minimi dettagli della vita contadina. Sorprendendo zia Ann, comprende, infatti, che i cavalli puntano le orecchie nella direzione dove stanno guardano ed è colpita dal sollievo che ne ricavano le mucche, quando innervosite, si fanno bloccare in una gabbia di ferro, costruita appositamente per loro. Per una banalità Ann va in crisi e si placa solo dopo aver chiesto alla zia di farsi “ingabbiare” e di subire lo stesso trattamento riservato alle mucche. Temple torna controvoglia al college, dove è presa in giro dagli altri studenti, anche perché è in grado di ricordare a memoria una pagina solo dopo averla guardata per un attimo. Ma il college è fonte di grande stress e lei e, per calmarsi, si costruisce, in camera, una rudimentale gabbia che, “al pari di un abbraccio”, le trasmette pace e serenità, come quella usata per i bovini.  Il preside ed il corpo docente trova ridicolo che si costringa in una gabbia e lei cambia college dove tra i docenti spicca Carlock (David Strarhairn), un paterno insegnante di scienze. Temple non demorde e, dopo la laurea, si specializza in zootecnia. Osservando un allevamento di mucche, comprende che i bovini, dopo essere stati immersi nell’acqua o fatti passare per la recinzione, sono spaventati, si feriscono o affogano nelle vasche, causando così una grossa perdita di tempo (e di denaro) per gli allevatori. Temple continua a pubblicare diversi articoli scientifici fino a specializzarsi nella creazione di nuove attrezzature per il bestiame.  

Film tv, basato sui volumi Thinking in pictures di Temple Grandin ed Emergence di Temple Grandin e Margaret Scariano. Senza calcare la mano, Jackson ci mostra con quanta tenacia la geniale Temple, superando gli sberleffi degli studenti del proprio corso e, successivamente, le presunte conoscenze di navigati allevatori di bestiame, osservando le mandrie di bovini, abbia rivoluzionato completamente i processi di macellazione e di allevamento legati alla zootecnia. Jackson dona al film un tono, a tratti scanzonato e non appesantisce la vicenda con le chiari difficoltà emotive e relazionali di cui è affetta la protagonista. Nonostante il tema sia abbastanza insolito, il film è godibile e la tensione non cala mai di una tacca. I dialoghi sono frizzanti ma su tutti va ricordata la frase di Temple:Sono diversa, ma non sono inferiore.

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