The prestige di Christopher Nolan – G.B- 2006- Durata 135’

21 Dicembre 2014 | Di Ignazio Senatore

 

Robert Angier (Hugh Jackman) e Alfred Borden (Christian Bale) due giovani illusionisti s’affidano all’ingegnere Cutter (Michael Caine) per la creazione delle loro macchine infernali. Nel corso di uno numero Julia (Piper Perabo) la moglie di  Robert è legata con una corda ai polsi ed immersa in un enorme vasca d’acqua. Alfred, per aumentare la difficoltà del numero, le stringe i polsi con un nodo particolare e lei muore. Robert gli giura eterna vendetta e, da quel momento in poi, i due si sfidano senza esclusione di colpi. Angier inventa un numero che ruota intorno al teletrasporto umano e diviene famoso ma, nel corso del numero, muore ed Alfred è incolpato della sua morte. Un finale convulso e cervellotico chiude la vicenda.

Film sontuoso ma contorto e tortuoso che ruota intorno alla smodata rivalità dei due protagonisti che, per il desiderio d prevalere sull’altro, finiscono per covare vagoni di rabbia e rovinarsi l’esistenza. La loro ossessione li spinge a scoprire i segreti che l’altro contendente custodisce ed entrambi non lesinano di utilizzare come esca Olivia (Scarlett Johansson) una splendida fanciulla che diviene pedina dei loro giochi malsani. Il film si apre con una suggestione descrizione di Cutter sull’illusionismo: “L’illusionista vi mostra qualcosa di ordinario; un mazzo di carte, un uccellino o un uomo. Vi mostra questo oggetto, magari vi chiede di ispezionarlo, di controllare che sia davvero reale, inalterato, normale ma, ovviamente, è probabile che non lo sia. Il primo atto è chiamato “la promessa”. Il secondo atto è chiamato “la svolta”; l’illusionista prende quel qualcosa di ordinario e lo trasforma in qualcosa di straordinario. Ora voi state cercando il segreto ma non lo troverete, perché in realtà non state davvero guardando. Voi non volete saperlo, voi volete essere ingannati ma ancora non applaudite perché far sparire qualcosa non è sufficiente bisogna anche farla riapparire ecco perché un numero di magia ha anche un terzo atto,la parte più ardua, la parte che chiamiamo il prestigio.” Nolan sbaglia film ed a nulla servono i suoi goffi tentativi di infarcirlo come un tacchino natalizio mettendo in campo il tema del doppio, la rivalità come nutrimento dell’anima, l’ossessione per i propri segreti sul lavoro. Cammeo di David Bowie nel ruolo di Nikola Tesla, uno scienziato visionario. Dal romanzo omonimo di Christopher Priest.

Comments are closed.

Questo sito utilizza strumenti di raccolta dei dati, come i Cookie. Questo sito utilizza Cookie tecnici e di terze parti per fornire alcuni servizi. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi