Ti voglio bene Eugenio di Francisco José Fernandez – Italia – 2002 – Durata 95’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Eugenio (Giancarlo Giannini) cinquantenne, affetto da Sindrome di Down, lavora come volontario in un Centro di riabilitazione per il recupero dei malati traumatologici e si prende cura di Laura (Chiara de Bonis) una ragazza che a seguito ad un grave incidente automobilistico è paralizzata su una sedia a rotelle. Ma lei è la figlia di Elena (Giuliana De Sio) una sua vecchia amica d’infanzia di cui era segretamente innamorato. Eugenio ed Elena rievocano i tempi passati e lei gli confessa che il marito aveva abusato di Laura e che, pur avendolo scoperto in ritardo, non era riuscita a parlarne con la figlia. La ragazza migliora e nel corso del processo contro Claudio (Leonardo Ruta) il  fidanzato tossicodipendente,  responsabile dell’incidente, si riavvicina alla madre.

Pellicola onesta ma non irresistibile che ha il pregio di dar voce a dei soggetti, troppo spesso, disertati e dimenticati dal cinema. A fare da contro-altare ad una romantica e dolciastra rappresentazione del protagonista (Eugenio vive serenamente da solo, è bene inserito nell’ambiente di lavoro ed ha una predilezione per la buona cucina) un paio di flashback che ci riportano al passato quando adolescente, era oggetto di scherno da parte di Elena e delle sue amiche. Ossessionato dall’idea di impaginare un film politicamente corretto il regista inserisce una scena dove Eugenio si rivolge  alla signora Carpi (Anna Maria Petrova) una donna che ha in grembo un figlio affetto da Sindrome di Down e la convince a non abortire: “Io so di essere diverso, fa male e  so di essere più fortunato di altri ma tutto questo fa male. Non so se è meglio esistere o non esistere. La stessa cosa sarà per il tuo bambino sempre, sempre..” Nel cast Jacques Perrin nei panni di Federico, fratello di Eugenio e Riccardo Garrone in quello di un maresciallo dei carabinieri. David di Donatello a Giancarlo Giannini come miglior attore protagonista