Totò, Peppino e le fanatiche di Mario Mattoli – 1958 – Durata 86′

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Antonio Vignarello (Totò) ed il ragioniere Peppino Caprioli (Peppino De Filippo), vittime di consorti asfissianti e di figli capricciosi e viziati, sono ricoverati in manicomio. Entrambi raccontano allo psichiatra (Aroldo Tieri)  le loro disavventure ed il dottore, dopo aver sentito le loro ragioni, li dimette e ricovera i loro familiari. Il film, spassoso e divertente, è velato un attacco contro lo sfrenato consumismo, la piatta omologazione e le (finte) iniziative benefiche. L’ambientazione nel manicomio è solo un pretesto narrativo per permettere ai due poveri protagonisti di raccontare allo psichiatra le tribolazioni che sono stati costretti a subire per colpa delle loro mogli nevrotiche ed asfissianti e dei loro figli scapestrati. Mattoli fa un costante uso del flashback e lascia che i due protagonisti raccontino all’attento psichiatra le loro disavventure.

Per i rimandi filmografici, le schede film ed un esaustivo approfondimento sul tema si rimanda ai volumi “Cinema Mente e Corpo” e “Cinema (italiano) e psichiatria” di Ignazio Senatore – Zephyro Edizioni