Il ventenne Massimo (Antonio Careddu), scrittore in erba, si trasferisce dal suo paese del nord della Sardegna a Marina, nel quartiere multietnico di Cagliari, ospite dello zio Giuseppe (Piero Marcialis), un uomo senza scrupoli che gestisce un rinomato locale al centro della città, frequentato da politici e notabili del luogo.
In quel palazzo abita una mendicante, invisa agli altri abitanti dello stabile che cercano, con ogni mezzo, di allontanarla, preoccupati che la sua presenza deprezzi l’immobile.
Massimo s’appassiona alla storia di quella povera vecchia e grazie all’aiuto di Lorena (Yonaiki Broch) inizia a documentarsi sulla vita di quella sventurata ed a intervistare le persone che la conoscevano.
Massimo ne trarrà una storia che gli verrà rubata da un noto scrittore che lo pubblicherà con il proprio nome. Deluso e frustrato, ritornerà a casa.
Film modesto visivamente che non rapisce lo spettatore, dotato però di un’autentica genuinità.
Massimo finirà, inevitabilmente, per innamorarsi di Lorena ma quando scopre che è un trans cubano scapperà via, ferito e disgustato, ma, sul finale recupererà il rapporto d’amicizia con lei.
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