72 Mostra internazionale del cinema: Venezia chiama, Napoli risponde

6 Settembre 2015 | Di Ignazio Senatore
72 Mostra internazionale del cinema: Venezia chiama, Napoli risponde
Senatore giornalista
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E’ nutrita e prestigiosa la pattuglia di “napoletani” alla 72 Mostra del Cinema Internazionale di Venezia, che oggi apre i battenti.

Grande attesa, innanzitutto, per il film in concorso Per amor vostro di Giuseppe M. Gaudino, in sala il 17 settembre, girato tra Napoli e Pozzuoli, sospeso tra l’onirico e il neo-neorealismo e che ondeggia cromaticamente tra il bianco e nero ed il colore. Protagonista è Valeria Golino nei panni di Anna, una madre “prigioniera”, che trascina la propria vita in silenzio e con il capo chino, senza mai ribellarsi al marito (Massimiliano Gallo) despota e violento. Sul finale Anna troverà la forza di riscattarsi e di riprendersi la propria vita.

C’è grande interesse anche per La prima luce di Vincenzo Marra, in sala il 24 settembre, un film che affronta la delicata problematica di un padre (Riccardo Scamarcio), che dopo la separazione dalla moglie, è costretto a volare in Cile per mettersi sulle tracce del figlio Mateo, di cui non ha più notizie.

Una simpatica curiosità suscita, invece, il documentario L’esercito più piccolo del mondo di Gianfranco Pannone che verrà presentato, come il film di Marra, fuori concorso, e che, con spirito laico, narra di due giovani che hanno intrapreso l’insolita carriera di entrare a far parte delle guardie svizzere papali.

Ma, è inutile negarlo, tutti i riflettori saranno puntati su Bagnoli Jungle, l’ultima pellicola di Antonio Capuano, evento speciale fuori concorso, che chiuderà la 30° Settimana Internazionale della Critica. Sin dal titolo, che strizza l’occhio a Giungla d’asfalto di John Huston ed a Jungle fever di Spike Lee, si intuisce che, anche questa volta, l‘irregolare, geniale e tellurico regista partenopeo spiazzerà tutti con il suo cinema “impuro”, “violato” e mai oleografico. La vicenda mette a confronto tre generazioni e ruota intorno ad un ex operaio dell’Italsider (Antonio Casagrande), grande appassionato di calcio, suo figlio (Luigi Attrice) che sbarca il lunario con piccoli furti e qualche lavoro precario ed il garzone di una salumeria (Marco Grieco). Tre generazioni, secondo il regista, “perdute nella giungla sorta intorno all’ex gloriosa fabbrica”.

Chiudono il “cerchio napoletano” Salvatore Striano, nel cast di Viva la sposa di Ascanio Celestini ed il regista Francesco Patierno, presidente della giuria della Sezione “Venezia Classici” che prevede, tra gli altri, la proiezione di Amarcord, il capolavoro di Federico Fellini con un’impareggiabile Pupella Maggio.

Articolo pubblicato su Il Corriere del Mezzogiorno – 2-9-2015

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