Jeremiah (Jimmy Bennet), un ragazzino di sette anni, dopo essere stato affidato a dei genitori adottivi, ritorna da Sarah (Asia Argento), la madre biologica, una giovane sbandata che si droga e vive ai margini della società. Lei conosce Luther (Kip Pardue), un tipo violento, lo sposa e, pur di godersi con lui il viaggio di nozze a Atlantic City, lascia in casa da solo il piccolo Jeremiah. Luther finisce i soldi, lei lo molla e lui, tornato a casa, violenta Jeremiah, che è affidato alla nonna (Ornella Muti) e al nonno (Peter Fonda), due rigidissimi bigotti che citano a memoria i salmi e sono i genitori di Aaron (John Robinson) e di un altro paio di figlioli. Tre anni dopo, Jeremiah è diventato un predicatore, ma Sarah va a riprenderlo in compagnia di Kenny (Matt Schulze), il suo nuovo compagno, un tipaccio anche lui violento e irascibile, che la costringe a prostituirsi. Quando anche lui scompare dalla vita di Sarah, lei cerca di sbancare il lunario, esibendosi in degli striptease in un locale. Arrestata, ritorna dal figlio che, truccato da lei da donna, finisce tra le grinfie di Jackson (Marilyn Manson) che abusa di lui. Ormai la mente di Sarah è sempre più in disordine e…
Con Ingannevole più di ogni cosa è il cuore, Asia Argento, ritorna dietro la macchina da presa e dirige un film, tratto dai racconti di J.T. LeRoy, disturbante, disperato e violento. Al centro di questo spiazzante road movie, l’inarrestabile discesa negli inferi dei due protagonisti che viaggiano in lungo e in largo attraverso il Sud dell’America. Sarah, è descritta come una donna che, per reagire all’esasperante educazione dei genitori, ha trasgredito i rigidi insegnamenti che le erano stati imposti ed è diventata una vagabonda sbandata e irregolare, dominata da potenti istinti autodistruttivi, incapace di prendersi cura di sé e del suo bambino; il piccolo Jeremiah, preso a sberle dalla vita, sballottato, come un oggetto, tra un compagno e l’altro della madre, come una ragazzino che non trova nessun adulto che gli scalda un po’ il cuore. Nel cast Winona Ryder, nei panni di una psicologa. Asia Argento candidata al Nastro d’argento come migliore attrice. Il titolo del film fa riferimento a un versetto della Bibbia, dal libro di Geremia.
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