Nero veneziano di Ugo Liberatore – 1978

6 Luglio 2015 | Di Ignazio Senatore
Nero veneziano di Ugo Liberatore – 1978
Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore
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Venezia. Mark (Renato Cestiè), un ragazzo cieco di quattordici anni, allucina un uomo con un bastone ed un mantello nero, in compagnia di un cane e di una donna. La sorella Christine (Rena Nehaus) cerca di rassicurarlo e di convincerlo che le sue terrificanti visioni sono solo il frutto della sua mente malata. Ma le figure che Mark allucina sono in realtà le diverse facce del demonio che, sotto le mentite spoglie di Dan (Fabio Gamma) mette poi incinta sua sorella Christine. Mark, dopo aver ucciso il nipotino neonato Alex, riacquista magicamente la vista, immergendo una mano nell’acqua di un pozzo.

Liberatore dissipa un tema affascinante (un cieco affetto da allucinazioni) che meritava però ben altra fortuna. Il film dovrebbe incutere terrore e paura, ma le ambientazioni prevalentemente diurne e il viso angelico dei due attori protagonisti finiscono per diluire troppo la tensione. La trama è contorta e confusa e le continue allucinazioni che assalgono il protagonista sono stilisticamente poco convincenti. Qualche morto di troppo, qualche effettaccio di scena (serpenti, finestre che sbattono, fiamme che divampano all’improvviso) e la guarigione magica di Mark abbassano ulteriormente il livello del film.

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