Paulo Roberto Cotechino centravanti di sfondamento di Nando Cicero – Italia – 1983 – Durata 88’

Schede Film e commento critico di Ignazio Senatore

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Paulo Roberto Cotechino (Alvaro Vitali), centravanti di sfondamento brasiliano del Napoli, vittima della “saudade”, va in crisi.

I dirigenti della squadra, per tirargli su il morale, decidono di ospitare in un albergo della città Luceia (Carmen Russo), la sua fidanzata, procace ballerina. Cotechino è però gelosissimo e le mette alle costole Alvaro, un suo sosia, che lavora come idraulico nell’albergo dove lei alloggia.

Intanto una contessa (Franca Valeri) con il vizio del gioco, ha scommesso una fortuna sull’imminente partita Napoli – Inter e, poiché ha puntato sulla vittoria della squadra milanese, ordina a Mandingo (Bobby Rodhes), la sua fidata guardia del corpo, di uccidere Cotechino.

A rendere ancora più rocambolesca la vicenda, una banda di lestofanti che decide di rapire Cotechino per chiederne il riscatto.

Commedia, dal titolo diventato di culto, costellata da una serie di battute che scivolano qualche volta nel trash. Il regista gioca la carta del sosia di Cotechino per innescare qualche esplosione di risata, inserisce dei balletti di Carmen Russo, l’arricchisce con l’inverosimile rapimento del calciatore brasiliano e in qualche scena che mostra i mirabolanti e fortunati goal del sosia di Cotechino, entrato in campo al posto del titolato calciatore.

Lo script boccheggia un po’, ma il film è godibile grazie alla presenza del simpaticissimo Alvaro Vitali, (che recita con un parruccone riccio) e quella di Mario Carotenuto, nei panni dello zio,

Il film è però da considerare una perla per gli amanti dei B-movie trash italiani. Da segnalare nel cast una giovanissima ed ancora sconosciuta Moana Pozzi.

Per l’intervista ad Alvaro Vitali e le schede dei suoi film, si rimanda al volume “Non solo Pierino” di Alvaro Vitali e Ignazio Senatore , Falsopiano Editore  (2020).